Carissimi medici, infermieri, e voi tutti dediti alla cura e al servizio delle persone più fragili, il mio saluto e profonda stima.
Ogni persona è una matita messa nelle mani di Dio attraverso la quale Lui continua a scrivere la Sua storia.
La vostra missione, in questo momento è benedetta da Dio. Voi siete quegli angeli che permettono a Lui di consolare, confortare e sanare i fratelli e le sorelle che ogni giorno incontrate.
Noi tutti ci sentiamo debitori nei vostri confronti per la dedizione e l’umanità che mostrate, non dettate principalmente dalla professione, ma dal vostro cuore. Ci sentiamo debitori per il vostro essere in prima linea. Non è facile sacrificare anche gli affetti più cari per ben svolgere il servizio che in questi “tristi” giorni vi viene chiesto. La vostra generosità è segno di amore oltre che di fede e di speranza per tutti coloro che da voi attendono soccorso.
Ci sentiamo debitori, perché la vostra testimonianza è innanzitutto evangelica, spoglia di parole e ricca di coerenza. Nel Vangelo di Matteo, capitolo 25, versetto 45 nell’ambito del giudizio finale, Gesù dice: “In verità, in verità io vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno de miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”.
Grazie di cuore per essere come angeli che il Signore mette sul nostro cammino quotidiano. Che il Signore ricompensi le vostre fatiche trasformandole in consolazioni. Da parte mia e della comunità profonda e sincera riconoscenza.
Assicuro la mia costante preghiera.
Un abbraccio e una benedizione.
Don Piercarlo